E’ ufficiale: le Linkedin Stories arriveranno presto!
Dopo Snapchat, Facebook e Instagram, anche Linkedin ha deciso di inaugurare una nuova feature, che permette agli utenti e alle aziende iscritte di condividere video temporanei, immortalando momenti di lavoro quotidiani. Brevi video disponibili per 24 ore, un formato di comunicazione che spopola sul web e coinvolge soprattutto le nuove generazioni.
Non c’è dubbio che le Stories incoraggino le conversazioni e stimolino l’ingaggio, tanto che un recente studio ha evidenziato che i maggiori influencers dal 2016 stanno postando un terzo in meno sui loro feed.
Al momento la nuova funzione non è ancora attiva in Italia, ma è già possibile modificare la modalità di visualizzazione delle Stories all’interno delle impostazioni del proprio account. Possiamo infatti scegliere quali informazioni del nostro profilo possono essere visualizzate dal creatore di un Storia, dopo averne visionato il contenuto.
Di default, il creatore di una Stories vedrà nella sua pagina di analytics il nostro nome e il nostro professional headline, ma se vogliamo possiamo modificare questa opzione, scegliendo una di queste due alternative:
Linkedin sta attualmente testando le Stories e questa nuova funzionalità dovrebbe essere resa disponibile agli utenti nei prossimi aggiornamenti dell’app. Al momento infatti è attiva solo in Brasile e in Olanda. Sono però già disponibili alcuni dettagli sul funzionamento delle Stories nelle FAQ di Linkedin. Ecco in anteprima come funzionerà questa nuova feature! 😉
👉 Possono creare Stories sia profili individuali sia gli amministratori di pagine su Linkedin, utilizzando la propria app mobile. Al momento infatti la creazione di Stories è limitata alla versione mobile.
👉 Gli utenti di LinkedIn possono visualizzare le Stories usando la app mobile. Possono essere visualizzate le Stories sia dei profili con cui si è collegati sia delle pagine che si seguono. I creatori delle Storie (profili o pagine) appaiono con una cornice circolare nella parte superiore della homepage dell’app (un pò come succede con Instagram 😉)
👉 La lunghezza massima dei video che si possono caricare su Linkedin è di 20 secondi.
👉 Le Storie sono visibili per 24 ore, anche se gli utenti possono salvare i frames per vederli successivamente.
👉 Gli utenti possono condividere le Stories con altri membri attraverso messaggi privati. I fruitori possono inoltre inviare messaggi al creatore della Story direttamente dal singolo frame, a patto che quest’ultimo sia un collegamento di primo grado. Al momento inoltre non è possibile inviare messaggi a una pagina Linkedin attraverso la sua Story.
👉 Il creatore delle Stories può vedere i profili che hanno visualizzato il contenuto. Sono visualizzati il nome e l’headline di coloro che visualizzano la Story, a meno che quest’ultimi non abbiano cambiato le opzioni di visualizzazione nelle proprie impostazioni.
👉 La Storia non può essere modificata una volta pubblicata.
Le potenzialità di questa nuova feature sono tante, così come i pericoli: il timore che possa essere usata per ragioni non professionali, per contenuti sterili o ridondanti, in modo eccessivo è dietro l’angolo. Come sempre dipende dall’uso che se ne fa.
Proviamo quindi ad ipotizzare dei modi efficaci e utili per integrare questa nuova funzionalità all’interno della nostra strategia di attraction e di digital recruiting su Linkedin:
Piccoli suggerimenti dal taglio HR utili da condividere in un formato di comunicazione veloce, easy e attrattivo. Possono essere i consigli di un professionista HR, del Responsabile delle Risorse Umane, di un brand ambassador o un innovation leader dell’azienda. L’importante è che siano “snackable content“, cioè contenuti video, testi, immagini ‘facili da digerire’ e leggeri. E chiaramente interessanti per un candidato o un follower dell’azienda.
La classica sezione “Domande e Risposte”, questa volta però in un formato più divertente e interattivo. Utile per dare risposte ai candidati ad esempio sul processo di selezione, sui percorsi di carriera, sulle figure ricercate, sull’azienda in generale.
La condivisione di clips di momenti particolari, come eventi HR, premiazioni, riconoscimenti, vita in ufficio. Per fare employer branding, valorizzare l’azienda, pubblicizzare il proprio status di top employer. Per accorciare le distanze con i candidati e followers, attrarli, ingaggiarli e renderli partecipi di quello che accade.
Che sia la pianificazione di un recruiting day o di un career day, l’apertura di una nuova posizione, l’inizio di una campagna di reclutamento social, l’avvio di un contest, in tutti questi casi la creazione di una Stories può essere un buon modo per aumentare la curiosità, attrarre i candidati, pilotare le aspettative, far partire un countdown. Un modo leggero e divertente per condividere una novità con un format che non richiede di essere per forza dei video maker!
Perchè non usare questo mezzo per raccontare un’opportunità di lavoro? Integrare la job description al racconto in video delle caratteristiche più importanti di una posizione, potrebbe non solo attrarre più candidature ma anche restituire ai viewers della Story alcune informazioni sul DNA, stile di comunicazione e cultura dell’azienda.
Trasformare il nostro Blog su Linkedin in un V-Blog Story. Puoi iniziare a trasformare e adattare alcuni post di testo, se ad esempio nel tuo blog hai delle guide in cui spieghi in vari passaggi i processi di selezione/HR. Un esempio? E’ il caso di Harvard Business Review che adatta il contenuto di post in stile “guida-step-by-step” al formato Story.
Non ci resta quindi che rimanere in attesa che diventi attiva questa nuova funzionalità anche in Italia e nel frattempo possiamo inziare a pensare a come integrarla nella nostra strategia professionale! 😉
Giada