Il corso in Digital & Social Recruiting è un corso di formazione online per imparare a fare selezione del personale utilizzando gli strumenti digital e i social network.
Attraverso il corso online in Digital & Social Recruiting scoprirai quali sono e come funzionano gli strumenti messi a disposizione dall’innovazione tecnologica per fare talent acquisition e selezione del personale: social network, job board, digital tool, web app, intelligenza artificiale, gamification e tanto altro.Un corso online sul Digital & Social Recruiting con simulazioni ed esercitazioni pratiche, per imparare ad utilizzare concretamente e in modo efficace gli strumenti di HR tech per il recruiting.
Il recruiter oggi ha la necessità di arricchire le competenze core della sua professione con nuove competenze legate al mondo del marketing e dell’information technology: networking, branding, advertising, search engine optimization, SEM, social network, intelligenza artificiale sono solo alcuni dei nuovi ambiti d’azione.
Questo corso ti offre la possibilità di sviluppare un mindset orientato al marketing e dotarti della “cassetta degli attrezzi” indispendabile per svolgere al meglio il ruolo di recruiter.
STRUTTURA DEL CORSO
Il corso è formato da 9 moduli per un totale di 54 lezioni, suddivise in lezioni video e in lezioni “on the job”.
Nelle lezionivideo ti spieghero e ti mostrerò attraverso simulazioni come funzionano gli strumenti di social & digital recruiting e come impostare una strategia di reclutamento online efficace. Avrai la possibilità di entrare “virtualmente” con me nei back-end degli strumenti e scoprire tante funzionalità utili per il tuo lavoro.
Nelle lezioni “on the job”, invece, ti coinvolgerò in esercitazioni ed attività pratiche.
Alla fine di ogni modulo avrai la possibilità di testare la tua preparazione rispondendo alle domande dei quiz, un modo utile e divertente per verificare il tuo apprendimento.
Nei diversi moduli troverai materiale come mappe, pdf, schede che potrai scaricare e utilizzare per te e per il tuo lavoro.
Rispondendo alle domande del quiz finale potrai ricevere l’attestato di superamento del corso.
Il corso è interamente online ed è fruibile in streaming, questo vuol dire che, una volta acquistato il corso, con le tue credenziali potrai accedere alle lezioni quando vuoi, senza limiti di tempo.
Se sei curioso/a di sapere come visualizzerai il corso una volta acquistato, guarda la preview in questo video 👇
PROGRAMMA DEL CORSO
Introduzione & Consigli per inziare
1° MODULO – Perchè parliamo di E-recruitment: Dal Recruiting 2.0 al Digital Recruiting
Il Digitale? Il turbo della Selezione del Personale!
Il mercato, l’economia e la nuova alleanza tra azienda e candidato
Le Persone – Millenials e Generazione Z
I Candidati – “Smanettoni” digitali
Digital, Recruiting e HR: quale futuro?
Dal Recruiting 2.0 al Social & Digital Recruiting – Gli strumenti
Quiz – Modulo 1
2° MODULO – Il Social & Digital Recruiter
Le competenze core – il Why
Definisci il tuo cerchio d’oro
Focus su di te: fare branding pur essendo un Recruiter
Come costruirsi un “Recruiter Branding” su Linkedin
Come creare una Content Recruiting Strategy
Le Social Media Skills
Le Digital Skills
Scopri il tuo Digital Index!
Quiz – Modulo 2
3° MODULO – La SEO e l’annuncio di lavoro
Google e la Job Search
L’Editor
I Tag
Le Keywords e il Job Title
Il Contenuto
Digital tool per la SEO
Il Decalogo: le 10 cose da fare
Dalla teoria alla pratica – Scrivere un annuncio SEO-oriented
Quiz – Modulo 3
4° MODULO – Applicant Tracking System & Job Board per la Talent Acquisition
ATS – Quali vantaggi per la Talent Acquisition e come sceglierlo
Come integrare l’ATS nel proprio sito aziendale
Le funzionalità dell’ATS a vantaggio del recruiter
Attività – “Prendi le misure” con un ATS
Le Job Board per la Talent Acquisition
Quiz – Modulo 4
5° MODULO – I Tool per il Social & Digital Recruiting
Pianificazione colloqui di lavoro
Calendario Editoriale
Contenuti visivi
Programmazione dei post
Attività: dal calendario alla programmazione
Quiz – Modulo 5
6° MODULO – Instagram & il Social Recruiting
Instagram Ads – Budget, Target, CPM e CPC
Check list – Cosa serve per creare un Instagram Ads
Dalla teoria alla pratica – Fare Social Recruiting con Instagram Ads
Come fare employer branding su Instagram
Come usare le features di Instagram per la tua strategia di recruiting
Idee per le tue Stories HR su Instagram
Leggere gli Insights per pianificare la tua strategia HR su Instagram
Quiz – Modulo 6
7° MODULO – Linkedin & il Social Recruiting
Linkedin – Teorie e licenze per il recruiting
L’annuncio di lavoro pay-per-click
Il job posting – Pubblicazione e gestione delle candidature
Come aumentare la visibilità del tuo annuncio di lavoro a costo 0
La ricerca diretta con gli operatori booleani
Come fare ricerca diretta su Linkedin – Esempi e consigli
Come promuovere le opportunità di lavoro sulla Linkedin Company Page
A.I. – L’intelligenza artificiale per il recruitment
Intelligenza artificiale applicata a un tool per il recruiting
Gamification: esempi di game design per l’HR
Progetto – Come ideare un Game per la tua attività di Talent Acquisition
Quiz – Modulo 9
Quiz finale
Rispondi alle domande per richiedere la CERTIFICAZIONE
Overview
Schede integrative del corso
A CHI E’ RIVOLTO
Il corso di formazione online in Digital & Social Recruiting è indicato per tutti i professionisti HR/freelance/dipendenti di azienda/consulenti di società di selezione che hanno necessità di formarsi sulle nuove competenze digital & social. E’ un corso inoltre fruibile da tutti coloro che non hanno esperienza, ma sono incuriositi dal digital recruiting e vogliono imparare a fare selezione del personale utilizzando i social network e i digital tools.
E’ ufficiale: le Linkedin Stories arriveranno presto!
Dopo Snapchat, Facebook e Instagram, anche Linkedin ha deciso di inaugurare una nuova feature, che permette agli utenti e alle aziende iscritte di condividere video temporanei, immortalando momenti di lavoro quotidiani. Brevi video disponibili per 24 ore, un formato di comunicazione che spopola sul web e coinvolge soprattutto le nuove generazioni.
Non c’è dubbio che le Stories incoraggino le conversazioni e stimolino l’ingaggio, tanto che un recente studio ha evidenziato che i maggiori influencers dal 2016 stanno postando un terzo in meno sui loro feed.
Al momento la nuova funzione non è ancora attiva in Italia, ma è già possibile modificare la modalità di visualizzazione delle Stories all’interno delle impostazioni del proprio account. Possiamo infatti scegliere quali informazioni del nostro profilo possono essere visualizzate dal creatore di un Storia, dopo averne visionato il contenuto.
Di default, il creatore di una Stories vedrà nella sua pagina di analytics il nostro nome e il nostro professional headline, ma se vogliamo possiamo modificare questa opzione, scegliendo una di queste due alternative:
Private profile characteristics (info generiche)
Private mode (anonimo)
COME FUNZIONERANNO LE LINKEDIN STORIES
Linkedin sta attualmente testando le Stories e questa nuova funzionalità dovrebbe essere resa disponibile agli utenti nei prossimi aggiornamenti dell’app. Al momento infatti è attiva solo in Brasile e in Olanda. Sono però già disponibili alcuni dettagli sul funzionamento delle Stories nelle FAQ di Linkedin. Ecco in anteprima come funzionerà questa nuova feature! 😉
👉 Possono creare Stories sia profili individuali sia gli amministratori di pagine su Linkedin, utilizzando la propria app mobile. Al momento infatti la creazione di Stories è limitata alla versione mobile.
👉 Gli utenti di LinkedIn possono visualizzare le Stories usando la app mobile. Possono essere visualizzate le Stories sia dei profili con cui si è collegati sia delle pagine che si seguono. I creatori delle Storie (profili o pagine) appaiono con una cornice circolare nella parte superiore della homepage dell’app (un pò come succede con Instagram 😉)
👉 La lunghezza massima dei video che si possono caricare su Linkedin è di 20 secondi.
👉 Le Storie sono visibili per 24 ore, anche se gli utenti possono salvare i frames per vederli successivamente.
👉 Gli utenti possono condividere le Stories con altri membri attraverso messaggi privati. I fruitori possono inoltre inviare messaggi al creatore della Story direttamente dal singolo frame, a patto che quest’ultimo sia un collegamento di primo grado. Al momento inoltre non è possibile inviare messaggi a una pagina Linkedin attraverso la sua Story.
👉 Il creatore delle Stories può vedere i profili che hanno visualizzato il contenuto. Sono visualizzati il nome e l’headline di coloro che visualizzano la Story, a meno che quest’ultimi non abbiano cambiato le opzioni di visualizzazione nelle proprie impostazioni.
👉 La Storia non può essere modificata una volta pubblicata.
Le potenzialità di questa nuova feature sono tante, così come i pericoli: il timore che possa essere usata per ragioni non professionali, per contenuti sterili o ridondanti, in modo eccessivo è dietro l’angolo. Come sempre dipende dall’uso che se ne fa.
5 MODI DI UTILIZZARE LE STORIE SU LINKEDIN PER LA TUA STRATEGIA DI DIGITAL RECRUITING
Proviamo quindi ad ipotizzare dei modi efficaci e utili per integrare questa nuova funzionalità all’interno della nostra strategia di attraction e di digital recruiting su Linkedin:
PILLOLE PROFESSIONALI
Piccoli suggerimenti dal taglio HR utili da condividere in un formato di comunicazione veloce, easy e attrattivo. Possono essere i consigli di un professionista HR, del Responsabile delle Risorse Umane, di un brand ambassador o un innovation leader dell’azienda. L’importante è che siano “snackable content“, cioè contenuti video, testi, immagini ‘facili da digerire’ e leggeri. E chiaramente interessanti per un candidato o un follower dell’azienda.
FAQ AZIENDE/CANDIDATO
La classica sezione “Domande e Risposte”, questa volta però in un formato più divertente e interattivo. Utile per dare risposte ai candidati ad esempio sul processo di selezione, sui percorsi di carriera, sulle figure ricercate, sull’azienda in generale.
LIVE MOMENTS
La condivisione di clips di momenti particolari, come eventi HR, premiazioni, riconoscimenti, vita in ufficio. Per fare employer branding, valorizzare l’azienda, pubblicizzare il proprio status di top employer. Per accorciare le distanze con i candidati e followers, attrarli, ingaggiarli e renderli partecipi di quello che accade.
LIVE PREVIEW
Che sia la pianificazione di un recruiting day o di un career day, l’apertura di una nuova posizione, l’inizio di una campagna di reclutamento social, l’avvio di un contest, in tutti questi casi la creazione di una Stories può essere un buon modo per aumentare la curiosità, attrarre i candidati, pilotare le aspettative, far partire un countdown. Un modo leggero e divertente per condividere una novità con un format che non richiede di essere per forza dei video maker!
LIVE JOB OPPORTUNITY
Perchè non usare questo mezzo per raccontare un’opportunità di lavoro? Integrare la job description al racconto in video delle caratteristiche più importanti di una posizione, potrebbe non solo attrarre più candidature ma anche restituire ai viewers della Story alcune informazioni sul DNA, stile di comunicazione e cultura dell’azienda.
V-BLOG STORY
Trasformare il nostro Blog su Linkedin in un V-Blog Story. Puoi iniziare a trasformare e adattare alcuni post di testo, se ad esempio nel tuo blog hai delle guide in cui spieghi in vari passaggi i processi di selezione/HR. Un esempio? E’ il caso di Harvard Business Review che adatta il contenuto di post in stile “guida-step-by-step” al formato Story.
Non ci resta quindi che rimanere in attesa che diventi attiva questa nuova funzionalità anche in Italia e nel frattempo possiamo inziare a pensare a come integrarla nella nostra strategia professionale! 😉
Probabilmente sei un professionista HR interessato al tema della digitalizzazione applicata alla selezione del personale, oppure sei un neolaureato attratto dal mondo della selezione del personale, in cerca di un corso pratico per apprendere l’ABC del mestiere di recruiter.
Se ti riconosci in uno dei due profili, il corso di digital recruiting è quello che fa per te! Perchè iscriverti? Tutte le risposte nel video!
Corso Digital Recruiting
Ecco 6 buoni motivi per partecipare al corso di digital recruiting!
Sarà un corso pratico ed esperienziale: poca teoria e molta pratica!
Sarà un corso ricco di esercitazioni e simulazioni sul digital recruiting, da fare insieme ognuno con il proprio pc portatile.
Esploreremo insieme tutti i canali per fare talent acquisition, quelli del Recruiting 2.0, del Social Recruiting e del Digital Recruiting.
Focus su Linkedin e Instagram, quali strumenti di social recruiting ed employer branding.
Nessun aspetto sarà dato per scontato: vedremo insieme tutte le fasi classiche del processo di selezione del personale, ma ogni fase sarà affrontata in chiave digital.
Ti darò degli strumenti operativi che potrai utilizzare fin dal giorno successivo nel tuo lavoro.
Instagram rappresenta un potente strumento per fare employer branding, costruire uno storytelling dell’azienda e creare engagement. Per poterlo utilizzare però come canale di social recruiting è indispensabile prima entrare in contatto conversazionale con i potenziali candidati. Come?Raccontandosi.
L’EMPLOYER BRANDING METTE AL CENTRO LE PERSONE
Al centro non ci sarà il prodotto o il servizio, ma le persone: chi sono le persone che lavorano in azienda, quali sono le opportunità di crescita, quali le posizioni aperte, com’è la vita in azienda, i valori, quali sono gli eventi e le attività di formazione o teambuilding. Tanti sono gli aspetti “dal cuore HR” da poter veicolare sulla pagina di Instagram, se vogliamo costruire un canale per fare engagement, non finalizzato alla mera pubblicità del prodotto o servizio.
Sicuramente in altri paesi, in cui il social recruiting si pratica con più convinzione ed efficacia, esistono diversi esempi di successo di pagine instagram dedicate alla concetto di “careers” e di “lifeat”. In Italia Instagram, a livello corporate, è ancora un canale social prettamente di marketing. Esistono però delle aziende in Italia che stanno iniziando ad investire su questo canale anche in termini HR.
DALL’EMPLOYER BRANDING AL SOCIAL RECRUITING
Perchè lo fanno? Il motivo è semplice. Questo social, fatto di immagini, video, hashtag e stories, e popolato essenzialmente da Millenials e Generazione Z, ha un potenziale enorme in termini di social recruiting, se usato come strumento di employer branding. Il segreto è non limitarsi ad sfruttarlo esclusivamente come contenitore di post di annunci di lavoro.
Instagram può diventare uno strumento di social recruiting, quindi un canale che può portarmi potenziali candidati, solo se riesco a fare engagement e creo una community, una rete di followers.
Come fare? Costruendo una vetrina social di employer branding, utilizzando cioè contenuti in cui racconto il valore della mia azienda.
Instagram —————-> Employer Branding —————-> Social Recruiting
Questo consentirà a coloro che visitano e seguono la pagina di conoscere e riconoscersi nella cultura aziendale ed eventualmente decidere di farla propria, candidandosi ad opportunità aperte. Un esempio? Se due aziende ricercano lo stesso profilo, io candidato deciderò di inviare il mio cv a quella azienda di cui apprezzo e condivido i valori, il sistema di work life balance, gli spazi lavorativi, i percorsi di crescita ecc.
Ma quali sono i contenuti da postare? Le idee sono tante, l’importante è “agire” le 3C: coerenza+costanza+creatività. Essere coerenti con il messaggio da inviare, costanti nella pubblicazione dei post e…creativi!
Cerchi ispirazione? Ecco quali sono le principali tipologie di contenuti pubblicate su Instagram dalle aziende in Italia per fare employer branding ed entrare in contatto conversazionale con potenziali candidati.
VIDEO CON CONSIGLI PER CHI CERCA LAVORO
Dispensare tips e suggerimenti utili legati al tema della ricerca lavoro.
HASHTAG VALORIALI
Creare dei trend-hashtag legati a una campagna o a una iniziativa in linea con i valori ispirazionali dell’azienda.
INIZIATIVE DI DIGITAL RECRUITING
Pubblicizzare tutte le inziative con cui l’azienda fa recruiting, attraverso i canali e gli strumenti più innovativi: gamification, recruiting day, hackathon ecc.
MOMENTI DEDICATI AI NEO
Testimoniare la presenza dell’azienda ad eventi dedicati ai profili junior, quali Career Day e workshop nelle Università.
VIDEO CON INIZIATIVE FORMATIVE
Sponsorizzare corsi di formazione e training organizzati o copartecipati dall’azienda.
WORK LIFE BALANCE
Raccontare i benefit e le agevolazioni di cui godono le persone che lavorano in azienda.
THE BEST NINE…DI FINE ANNO!
I migliori momenti aziendali, condensati in un unico post di fine anno.
BRAND AMBASSADOR
Perchè venire a lavorare da noi? La risposta arriva dagli stessi dipendenti!
FRASE ISPIRAZIONALE
Postare uno slogan, un detto o frase ispirazionale legata al tema del lavoro.
WE ARE HIRING
Veicolare e pubblicizzare opportunità professionali con i dettagli nel link inserito in Bio.
PREMIAZIONI E RICONOSCIMENTI
Spazio a premi, medaglie e obiettivi raggiunti.
I DIPENDENTI SI RACCONTANO
Storie di vita e di lavoro dei dipendenti dell’azienda.
TRAGUARDI
Posizioni TOP in classifiche e statistiche che coinvolgono le aziende italiane, come il Great Place to Work.
SONDAGGI
Coinvolgimento dei followers in sondaggi e campagne dal cuore HR.
GIORNATE MONDIALI
Giornate riconosciute a livello mondiale, il cui messaggio è condiviso e divulgato dalla stessa azienda.
INIZIATIVE DI VOLONTARIATO
Iniziative benefiche e di volontariato che coinvolgono i dipendenti dell’azienda.
CONSIGLI PER LA CARRIERA
Suggerimenti per vivere il lavoro senza stress.
VALORI AZIENDALI
Dare supporto e testimonianza come ambasciatori e sostenitori a temi sociali importanti quali la Diversity e l’Inclusività.
SPAZI DI LAVORO
Foto scattate in ufficio per far conoscere virtualmente gli spazi aziendali.
FESTE AZIENDALI
Immortalare momenti divertenti per rafforzare lo spirito di team
FAMILY AT WORK
Aprire le porte dell’azienda per un giorno alle famiglie dei dipendenti
FESTIVITA’ IN UFFICIO
Celebrare insieme i momenti speciali dell’anno.
TEAMBUILDING
Eventi indoor o outdoor formativi, motivazionali e aggregativi
Il corso di formazione online per capire come si fa selezione del personale utilizzando il digital e i social network
Attraverso il corso online in Digital & Social Recruiting scoprirai quali sono e come funzionano gli strumenti messi a disposizione dall’innovazione tecnologica per fare talent acquisition e selezione del personale: social network, job board, digital tool, web app, AI, gamification e tanto altro.Un corso online sul Digital & Social Recruiting con simulazioni ed esercitazioni pratiche, per imparare ad utilizzare concretamente e in modo efficace gli strumenti di HR tech per il recruiting.
Cerchi un corso online di Digital e Social Recruiting?
Scopri subito il programma e le caratteristiche del corso
Il recruiter oggi ha la necessità di arricchire le competenze core della sua professione con nuove competenze legate al mondo del marketing e dell’information technology: networking, branding, advertising, search engine optimization, SEM, social network, intelligenza artificiale sono solo alcuni dei nuovi ambiti d’azione. Questo corso ti offre la possibilità di sviluppare un mindset orientato al marketing e dotarti della “cassetta degli attrezzi” indispendabile per svolgere al meglio il ruolo di recruiter.
Il corso di formazione online in Digital & Social Recruiting è indicato per tutti i professionisti HR/freelance/dipendenti di azienda/consulenti di società di selezione che hanno necessità di formarsi sulle nuove competenze digital & social. E’ un corso inoltre fruibile da tutti coloro che non hanno esperienza, ma sono incuriositi dal digital recruiting e vogliono imparare a fare selezione del personale utilizzando i social network e i digital tools.
Che cosa prevede il corso di Digital e Social Recruiting?
Clicca sul video e scopri tutti i vantaggi del corso
*Il corso di formazione online in Digital & Social Recruiting si aggiunge e va ad arricchire il corso erogato in aula dal titolo “Digital Recruiting: diventare un recruiter nell’era digitale”. Data l’emergenza covid, il corso in aula è momentaneamente sospeso. Puoi continuare però a potenziare la tua formazione 😀 Come? Scoprilo qui!
Scrivere un buon annuncio di lavoro oggi vuol dire avere dimestichezza con l’online, il digital marketing e la SEO. Come ben spiegato da Silvia Zanella e Anna Martini nel libro “Social recruiter”, chi si occupa di selezione del personale al giorno d’oggi deve essere un pò recruiter e un pò marketer: oltre alle competenze specifiche del ruolo, il selezionatore non può non avere una base di digital marketing per svolgere al meglio l’attività di recruiting.
Il recruiter oggi deve necessariamente possedere delle competenze di digital marketing, per veicolare nel migliore dei modi le opportunità professionali. Se tutto questo può spaventare i recruiter più tradizionalisti, la buona notizia è che esistono sul web degli strumenti che ci possono guidare nella costruzioneSEO-oriented dell’annuncio di lavoro.
Ecco qui di seguito una serie di strumenti che ci aiutano a impostare la strategia SEO per ottenere una buona visibilità online.
1. TOOL
Keyword Tool – Uno strumento semplice per scegliere le parole chiave giuste in funzione dei termini più ricercati sul web;
Page Speed Tool – Per analizzare la velocità di caricamento della pagina e rendere il tuo annuncio più fruibile;
Yoast SEO Tool – Ti consente di analizzare l’ottimizzazione in chiave SEO del contenuto in modo tale che questo possa posizionarsi al meglio su Google;
Google Keyword Planner – Questo strumento ti permette di sfruttare al massimo il potenziale delle parole chiave. Il tool infatti ti consente sia di scoprire quante volte un termine o un’espressione è stata ricercata sul web in un periodo temporale definito, sia di identificare sinonimi ed espressioni simili.
2. JOB TITLE
Questi strumenti ci possono aiutare anche a scegliere il job title più efficace. Ad esempio, se sto cercando una persona che debba occuparsi di vendita in un negozio, che job title sceglierò? Commesso, addetto alla vendita, sales assistant, venditore, assistente alle vendite? Effettuando una ricerca possiamo facilmente scoprire che “sales assistant” è più ricercato di “assistente alle vendite”, ma meno di commesso. Sicuramente anche l’esperienza maturata nella gestione delle ricerche di lavoro consente al recruiter di operare una scelta adeguata dei termini più ricercati sul web.
Nella costruzione di un job title è sempre bene fornire più dettagli possibili. Questo potrebbe sembrare un controsenso rispetto alla scelta di una parola chiave specifica. In realtà le parole chiave molto generiche, composte da un singolo termine, hanno una competitività molto elevata, motivo per cui raggiungere un ottimo posizionamento sul web richiederebbe molto tempo. Invece le “Long Tail Keywords” sono espressioni chiave molto specifiche, composte da 4 o più termini, che, sommati complessivamente tra di loro, generano un volume di click superiore a quello delle parole chiave più generiche e mono-termine.
Come si dice, anche l’occhio vuole la sua parte e non è un segreto che un annuncio di lavoro arricchito di belle immagini, video e link social attiri maggiormente l’interesse dei candidati.
Se la nostra piattaforma di pubblicazione lo permette, possiamo aggiungere al corpo del testo un video, un’immagine accattivante, bottoni social e dare movimento allo stile del testo, utilizzando le opzioni grafiche di formattazione (corsivo, grassetto, colore ecc..).
Se inseriamo un’immagine o un video, ricordiamoci di rinominare i file con le keywords e di inserirle anche in back-end nel campo alt (alternativo). Per non rallentare il tempo di caricamento della pagina che ospita il nostro annuncio di lavoro è consigliabile salvare le immagini in un formato “leggero” come jpg o png. Possiamo inoltre ridurre ulteriormente il peso dell’immagine grazie a strumenti online come fileminimizer.
Per ottenere un buon posizionamento dei propri annunci di lavoro è importante che questi siano SEO-friendly. Tuttavia, come spiegato nell’articolo “SEO e annunci di lavoro: le parole chiave per ottenere una buona visibilità online“, non è facile far comparire il proprio annuncio di lavoro tra i primi risultati di una ricerca. Ciò dipende in gran parte dalla scelta e dall’utilizzo delle parole chiave. Esistono però altri aspetti, altrettanto importanti, che possono aiutarti a ottenere una migliore redemption di candidature.
1. CONTENUTO
Un errore che molti di noi recruiter commettono è proprio quello di copiare l’annuncio, presente nella sezione lavora con noi del sito istituzionale, per incollarlo poi su una o più job bord esterne. Questa pratica, se da un lato fa risparmiare tempo, dall’altro non paga in termini di visibilità dell’opportunità. Il motivo è semplice:
In ottica di indicizzazione, Google privilegia i testi inediti, non presenti su altre pagine online, nei quali il contenuto è chiaro e ben articolato.
Cosa fare quindi per far apparire il proprio annuncio nelle prime pagine di Google? Il segreto è quello di riscrivere il job posting con parole diverse, ogni qual volta lo si pubblica su un sito differente, esprimendo quindi lo stesso concetto, ma con originalità. In questo modo l’annuncio di lavoro sarà visibile non solo una, ma potenzialmente due o tre volte.
Di conseguenza, nella costruzione di un’offerta di lavoro, sarà più efficace inserire il paragrafo informativo sull’azienda (quasi sempre standard), in cui si racconta chi è e cosa fa la società che sta cercando la risorsa, in fondo all’annuncio di lavoro.
La condivisione poi è fondamentale: verifica che l’offerta di lavoro possa essere condivisa attraverso i bottoni social…più popolare è il contenuto, maggior valore avrà per Google! 😉
Per assicurarti un buon posizionamento online, non basta tuttavia limitarsi a scrivere contenuti originali. Google infatti dà la precedenza alle pagine che presentano un contenuto fisso e duraturo, rispetto a pagine con contenuti provvisori. L’annuncio di lavoro solitamente ha una durata di vita di pochi mesi. Che fare allora? Puoi utilizzare dei piccoli escamotage, attingendo a forme di storytelling e all’employer branding.
Basterà infatti arricchire il sito di contenuti interessanti e sempre validi, di supporto e a completamento delle ricerche di lavoro.
Ad esempio, scrivere
degli articoli “evergreen” su questi temi, creando dei link con i nostri annunci di lavoro:
Come funziona il processo di selezione in azienda
Cosa vuol dire lavorare per l’azienda
Qual è la cultura aziendale
Perchè un candidato dovrebbe aspirare a lavorare per la nostra azienda
Come sono le persone che lavorano in azienda
Tutto questo ti consentirà di generare traffico al sito e ottenere dei punti in più in ottica SEO.
3. EDITOR
I risultati migliori nel processo di scrittura di un annuncio di lavoro si ottengono utilizzando un editor, che permetta di convertire e modificare il testo in HTML. Lavorare non solo sul contenuto, ma anche sulla struttura del testo, badando alla lunghezza delle frasi e alla loro distribuzione in paragrafi, ai titoli e sottotitoli, alle parole chiave e link-building.
Adottare una strategia SEO e scegliere le parole chiave per la scrittura di annunci di lavoro è fondamentale se si vuole migliorare il posizionamento delle opportunità professionali sul web e ottenere una redemption più alta in termini di candidature. Il recruiter che deve scrivere un annuncio di lavoro non può oggi esimersi dal conoscere le logiche SEO, per migliorare la visibilità delle opportunità lavorative da pubblicare online.
La SEO, acronimo di Search Engine Optimization, racchiude tutte quelle attività che ci permettono di migliorare il posizionamento di un contenuto online sui motori di ricerca: così come gli esperti del marketing sfruttano le potenzialità SEO per migliorare l’indicizzazione dei contenuti che gestiscono, così anche chi si occupa di recruiting nell’era digitale deve conoscere e sfruttare le leve SEO per aumentare la visibilità degli annunci di lavoro.
Ti sei mai chiesto se il modo in cui scrivi gli annunci di lavoro sia quello più efficace? Fai un rapido test e rispondi a queste domande: nella stesura dell’annuncio hai prestato attenzione agli headings, alle parole chiave e alla meta-description? I contenuti che hai prodotto sono unici, originali e ben articolati? Hai condiviso l’annuncio di lavoro per aumentarne la popolarità?
Da dove iniziare per costruire un annuncio di lavoro SEO-oriented?
LE KEYWORDS O PAROLE CHIAVE
Attraverso un algoritmo Google scandaglia ogni singola pagina del web, per restituire all’utente, che sta effettuando una ricerca, i risultati pertinenti. Ciò avviene anche per gli annunci di lavoro. Ma su quali basi Google effettua il match tra contenuto e utente? Sicuramente un ruolo strategico giocano le keywords, ossia le parole chiave. Utilizzare e inserire nei punti opportuni le keywords permetterà all’utente di trovare più facilmente il nostro annuncio di lavoro. Ecco dove andrebbero posizionate le parole chiave per ottimizzare la nostra offerta:
Nell’url della pagina
Nel titolo e nei sottotitoli (H1, H2, H3, ecc…)
In un elenco puntato (scelta apprezzata da Google per l’indicizzazione)
URL, Headings, Elenco puntato
Nell’introduzione (almeno nelle prime 100 parole del testo)
Nell’immagine, ottimizzando il nome del file ( per esempio “opportunità-professionale-consulenti-telefonici.jpg”)
Nella prima parte delle singole frasi
Nei tag-title e meta-tag-description
Meta Tag
In questo caso, se vuoi vedere in anteprima come appariranno su Google i meta tag, puoi utilizzare un ottimizzatore gratuito di meta tag per la SEO.
Altra regola fondamentale: non è solo importante dove inseriamo le parole chiave, ma anche quanto spesso le utilizziamo all’interno del singolo documento.
Un buon annuncio di lavoro dovrebbe contenere almeno 400 parole, il cui 2-3% rappresentato dalle nostre parole chiave.
Un altro escamotage per rendere l’annuncio ancora più leggibile e facilmente scansionabile da Google è quello di evidenziare le keywords in grassetto.
Le cose da ricordare sono tante? Ecco una piccola guida per iniziare con il piede giusto!
LE REGOLE D’ORO PER UN ANNUNCIO DI LAVORO SEO-FRIENDLY
Dedica del tempo per scegliere le parole chiave più appropriate;
Costruisci il titolo più efficace per il tuo annuncio di lavoro utilizzando le parole chiave;
Inserisci le parole chiave nei sottotitoli, nei meta-title e nella meta-description;
Ricorda che parole come “lavoro“, “annuncio di lavoro“, “offerta di lavoro e “opportunità professionale” rappresentano delle potenziali parole chiave da utilizzare;
Utilizza un elenco puntato nell’annuncio di lavoro;
Verifica la densità di parole chiave nell’annuncio di lavoro (almeno il 2-3%)
Articola bene il testo della tua offerta di lavoro, utilizzando un numero adeguato di parole (non meno di 300-400 parole)
Inserisci le informazioni importanti all’inizio e le parole chiave nella parte iniziale della frase
Inserisci link esterni, per esempio a contenuti di employer branding, in cui i candidati possono raccogliere altre informazioni sull’azienda
Assicurati che il tuo annuncio di lavoro sia facilmente condivisibile!
Cos’è il digital recruiting? Come si fa a fare selezione del personale utilizzando gli strumenti che la nuova tecnologia ci mette a disposizione? Quali sono le tecniche e la metodologia che un recruiter deve conoscere e applicare?
Tutti coloro che sono interessati ad approfondire l’argomento del digital & social recruiting e/o aspirano a intraprendere la professione di recruiter possono iscriversi al corso di formazione online sul Digital & Social Recruiting.
Il corso di formazione online per capire come si fa selezione del personale utilizzando il digital e i social network
Attraverso il corso online in Digital & Social Recruiting scoprirai quali sono e come funzionano gli strumenti messi a disposizione dall’innovazione tecnologica per fare talent acquisition e selezione del personale: social network, job board, digital tool, web app, AI, gamification e tanto altro.Un corso online sul Digital & Social Recruiting con simulazioni ed esercitazioni pratiche, per imparare ad utilizzare concretamente e in modo efficace gli strumenti di HR tech per il recruiting.
Il modo di fare recruiting è cambiato fortemente negli ultimi decenni sotto la spinta dell’innovazione tecnologica e ha registrato dei trend importanti, dal Recruiting 2.0 al Digital Recruiting passando per il Social Recruiting.
RECRUITING 2.0
Quando ho iniziato a lavorare nell’HR, nel (lontano) 2009, si parlava già da tempo di Recruiting 2.0. Il termine indicava una nuova modalità di selezione del personale che non si avvaleva più dei mezzi tradizionali, come la stampa, radio, agenzie locali, ma sfruttava le potenzialità del Web, per estendere i confini territoriali e temporali della ricerca.
L’avvento degli annunci di lavoro online e la possibilità di candidarsi con un click hanno rappresentato un grande cambiamento nella ricerca di lavoro. La trasformazione era già iniziata da un po’, ma il primo decennio del XXI secolo ha visto il consolidarsi in Italia di questo connubio fra Recruiting & Web. Erano gli anni dell’ascesa ed affermazione delle grandi Job Board come Monster, Infojobs, Trovolavoro, Miojob, Carrerbuilder. Erano gli anni dei grandi contratti quadro da parte delle aziende e delle banche dati di curriculum vitae, come canale alternativo agli annunci online.
IL SOCIAL RECRUITING
La crisi economica, la riduzione delle opportunità e dei budget aziendali, l’avvento dei Millenials, i progressi tecnologici hanno contribuito ad inaugurare una seconda fase della selezione del personale, quella del Social Recruiting.
Le grandi Job Board hanno resistito, chi più chi meno, alla crisi e alla minore disponibilità d’acquisto da parte delle aziende. Hanno cercato di adeguarsi alle nuove richieste del mercato proponendo, in aggiunta o in sostituzione dei servizi di ricerca (annuncio e banca dati), strumenti nuovi. Strumenti che potessero anche coinvolgere la nuova generazione dei Millenials, nata tra il 1980 e 1995.
Le aziende, dall’altra parte, prive della disponibilità economica del passato, hanno scoperto nuovi canali di comunicazione, di employer branding e, successivamente, di selezione, come Facebook, Twitter e Linkedin.
Linkedin ha sicuramente rappresentato una grande innovazione. La possibilità di avere un proprio profilo professionale sempre visibile e accessibile a tutti ha indubbiamente accelerato il processo di “decadenza” delle banche dati di cv, ormai obsolete e non aggiornate. Il social network professionale ha contribuito poi a dare una grande spinta alla ricerca diretta e alle strategie di personal branding.
DIGITAL RECRUITING
Quindi, Recruiting 2.0, Social Recruiting…e oggi? Da un paio di anni anche in Italia si inizia a parlare di un nuovo trend che sta interessando tutta la funzione HR e in particolare la selezione del personale. Digital HR e, in particolare, Digital Recruiting rappresentano l’evoluzione dei trend passati, poiché i professionisti delle risorse umane utilizzano l’intero universo digitale per svolgere le proprie attività. Accanto all’annuncio online, ai social network professionali e personali, si stanno diffondendo nuove forme e modalità di recruiting, sostenute dall’innovazione tecnologica, da app e nuove start up.
ESEMPI DI DIGITAL RECRUITING
E’ il caso ad esempio di Just Knock, giovane realtà che ha introdotto il concetto del talento al posto del background professionale. Ci si propone all’azienda che ci interessa non inviando il cv , ma un’idea o un progetto online, attraverso un interessante iter di preparazione e candidatura. Sicuramente può essere un ottimo strumento per valutare profili creativi 😉
Meritocracy invece offre la possibilità ai candidati di incontrare virtualmente le aziende, attraverso un tour digitale all’interno dei loro spazi di lavoro. Consente poi alle aziende di presentare la propria realtà al meglio, per svolgere un’efficace azione di attraction.
Pulse, piattaforma integrata di Linkedin per la pubblicazione di contenuti, nata come blog, è invece spesso usata in modo alternativo per pubblicizzare offerte di lavoro.
Si può trovare lavoro giocando su Facebook? Con Employerland sì! Ciascun iscritto al social network può simulare la vita lavorativa, interagire con le aziende e rispondere alle domande sulle società per guadagnare punti ed aggiudicarsi un colloquio di lavoro per un’opportunità reale.
Poi c’è la storia di Google e Max Rosett, scoperto ed assunto dall’azienda grazie ad una sfida online. Max si stava documentando sul web per un progetto informatico, quando la pagina sulla quale stava navigando è stata inghiottita da uno sfondo nero, dal quale è sbucato un testo. «Stai parlando la nostra lingua. Sei pronto a una sfida?». Poi tre opzioni «Voglio giocare», «No grazie» e «Non mostrare più questo messaggio». Com’è andata a finire? Beh, Max ha accettato la sfida, ha superato tutte le prove di programmazione in 48 ore, è stato contattato dall’azienda e, dopo vari colloqui, assunto al quartier generale di Google!
DIGITAL JOBSEEKER
E chiaramente quello del Digital Recruiting sta diventando un linguaggio universale, utilizzato sia da chi cerca candidati sia da chi cerca lavoro. E’ il caso di Nina Mufleh che, sognando da sempre di lavorare in Airbnb, ha realizzato un sito – cv. Nel cv online Nina ha presentato alla società un’analisi del mercato del turismo, dando a Airbnb degli spunti su cui lavorare, oltre a idee strategiche dei mercati in cui espandersi. Risultato? Assunta.
Famoso anche (l’ex) neolaureato in New Media and Communication Damiano Tescaro. Desideroso di contribuire alla realizzazione della versione italiana del videogioco World of Warcraft, si è proposto all’azienda dei suoi sogni, attraverso un efficace videocurriculum, dimostrando e mettendo ben in luce i propri punti di forza.
Questa nuova dimensione digital, così ricca di possibilità, canali e strumenti, mette di fronte sia i recruiter sia i candidati a nuove sfide, richiedendo ad entrambi non solo un’ottima dimestichezza con l’utilizzo delle nuove tecnologie, ma anche tanta intraprendenza e creatività.